Se stai leggendo questo articolo molto probabilmente sei interessato a scoprire cosa rende le proteine microincapsulate diverse da tutte le altre fonti proteiche presenti sul mercato.

Ma andiamo per gradi.

Proteine e microincapsulazione

Quando si parla di integrazione proteica, si fa solitamente riferimento a prodotti e supplementi a base di peptidi alimentari, pratici e sicuramente molto utili per il raggiungimento del fabbisogno proteico, soprattutto quando non si riesce con la sola dieta a consumare le quantità necessarie di proteine (e questo capita spesso nel caso di sportivi ed agonisti che necessitano di fabbisogni elevati per la costruzione di massa muscolare o il contrasto al catabolismo). Tra le più utilizzate sicuramente le proteine del siero di latte nella forma concentrata, isolata o idrolizzata.

La microincapsulazione invece è una tecnologia produttiva che consente di incorporare ingredienti all’interno di minuscole particelle, circondate da un rivestimento per ottenere appunto piccole capsule con proprietà veramente utili. I benefici legati alla microincapsulazione vanno dalla prevenzione del degrado dei principi attivi alla riduzione della frequenza di utilizzo, fino anche al rilascio prolungato in specifici distretti corporei del principio attivo racchiuso nella capsula. Questa tecnica è anche in grado di ridurre l’irritazione gastrica dovuta all’assorbimento di farmaci e prolungare invece l’emivita e la conservazione di sostanze volatili, rendendo i suoi vantaggi indiscutibili.

I laboratori ed il team R&D Yamamoto, da sempre attenti all’innovazione, hanno già da tempo introdotto la microincapsulazione MCU-20® nella produzione di integratori alimentari, per garantirne la massima assimilazione: abbiamo già approfondito questo aspetto in un articolo dedicato.

Ma perché estendere questo processo al mondo delle proteine?

I vantaggi di “microincapsulare una proteina”

Grazie alla tecnologia di microincapsulazione MCU-20® di Yamamoto anche gli elementi definiti “scarsamente assorbiti” possono bypassare limiti enzimatici, fornendo ai principi attivi un carrier protettivo e stabile di trasporto, in modo che le particelle possano raggiungere livelli di biodisponibilità unica.

Questo vantaggio, realmente utile per l’assorbimento di amminoacidi (solitamente caratterizzati da bassa solubilità e stabilità in acqua) potrebbe sembrare poco interessante per le proteine, che vengono digerite ad opera di diversi enzimi per poter essere poi assorbite come amminoacidi scomposti.

In questo caso la microincapsulazione ci permette di produrre proteine con forme di dosaggio a rilascio prolungato, con rilascio graduale nel flusso ematico e più lenta digestione. Normalmente il timing di biodisponibilità di una proteina isolata del siero di latte si aggira attorno ai 30-45 minuti: grazie alla microincapsulazione le catene polipeptidiche vengono invece trattate come proteine a lento rilascio, assorbite gradualmente nelle ore successive all’ingestione e in grado quindi di mantenere costante l’amminoacidemia nel sangue.

La scelta di Yamamoto Nutrition

Unire i vantaggi della microincapsulazione alla proteina isolata migliore di sempre, per ottenere un prodotto unico nel suo genere: Iso-FUJI® MICRO® Volactive® MCU-20®. Questo integratore presenta una elevata solubilità e stabilità, una biodisponibilità aumentata ed un rilascio graduale nel torrente ematico, il tutto unito alla qualità di Volac Ultra Whey XP®, isolato di proteine del siero di latte con un contenuto proteico medio del 90% ed ottenuto da processi di ultrafiltrazione all’avanguardia. Queste caratteristiche lo rendono versatile ed utilizzabile in diversi momenti della giornata, permettendo il mantenimento costante dei livelli di amminoacidemia ed un assorbimento dei principi attivi al 100%.