Charge Palatinose™

700 grammi

100% Isomaltulosio, per un costante sostegno energetico senza rischiare picchi glicemici

  • 100% isomaltulosio
  • Certificazione Palatinose®
  • Costante sostegno energetico senza picchi glicemici
  • Rapido e costante rilascio di glucosio nel sangue
16,19 € 24,90 €
-35%
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Dopo il grandissimo successo ottenuto dalle ormai "famose" ciclodestrine altamente ramificate (HBCD), il dinamico catalogo dei prodotti della scuderia Yamamoto continua ad inserire nuovi elementi, tra questi un altra forma particolare di carboidrato: l'isomaltulosio (Palatinose™) presentato da noi come "Charge". L‘isomaltulosio è un disaccaride formato da glucosio e fruttosio che in natura è presente, seppur in concentrazioni piuttosto basse, nel miele e nello sciroppo di zucchero di canna, e la sua produzione avviene tramite moderne tecniche di conversione enzimatica a partire dal saccarosio. L'isomaltulosio, viene spesso confrontato (e sostituito) al saccarosio non solo per l'elevato potere dolcificante (45-50% di quello del saccarosio) e di sviluppo legato al suo sapore, tanto da essere spesso utilizzato nell'industria alimentare. Come il saccarosio viene totalmente digerito a livello intestinale, anche se la sua digestione avviene in modo più lento. Caratteristica strutturale caratterizzante che i legami delle molecole che formano l'isomaltulosio (alfa(a)-1,6-glicosidico) sono più stabili rispetto a quello delle molecole presenti nel saccarosio, per cui, nota interessante e molto apprezzata per lo sportivo che vuole mantenere delle performance ottimali, i livelli di glicemia e di insulina aumentano in maniera decisamente inferiore rispetto ad altri zuccheri. Questo particolare tipo di legame esistente tra questi due suoi componenti (fruttosio e glucosio) è tale da rallentarne la velocità di assorbimento. Successivamente le nostre disaccaridasi intestinali, che sono gli enzimi in grado di rompere il legame molecolare esistente tra i due zuccheri formanti il disaccaride, favoriranno il loro successivo assorbimento e biodisponibilità, procedendo molto più lentamente per l'isomaltulosio di quanto accada per altri zuccheri disaccaridi più noti, quali ad esempio, il saccarosio. Di conseguenza, il livello di glicemia e quello di insulina avranno un rialzo decisamente minore e sarà comunque molto graduale. Questo ha portato in evidenza i vantaggi che lo hanno reso già molto noto nel mondo dell'integrazione sportiva in particolare per sport di endurance come atletica, ciclismo, triathlon, sci di fondo, etc, ovvero al fatto che presenta un basso indice glicemico ed una ridotta osmolarità rispetto al glucosio ed al fruttosio molto utilizzati in passato (ma non immuni da diversi limiti ed effetti collaterali). Il glucosio scisso entra nel sangue in tempi maggiori rispetto all'utilizzo di altri zuccheri, con una stimolazione al rilascio insulinico minore. L'isomaltulosio ha un indice glicemico simile al fruttosio però rispetto ad esso, presenta il vantaggio di "impattare" meno sulla produzione epatica di trigliceridi e pertanto è più indicato del fruttosio, o di miscele "storiche" utilizzate dagli sportivi con fruttosio, glucosio o maltodestrine come carboidrato a basso indice glicemico. Minor oscillazioni glicemiche ed insuliniche e meno disturbi gastrointestinali. Infatti con l'isomaltulosio si riducono intanto maggiormente il rischio di disturbi gastroenterici successivi alla sua assunzione, e studi scientifici hanno dimostrato che l'isomaltulosio è in grado di fornire energia per un tempo più prolungato senza rischio di incorrere nei cosiddetti "crash" (cali) glicemici. Quindi una volta ingerito dall'atleta, viene gradualmente assorbito e segue gli stessi processi metabolici del saccarosio, essendo gli zuccheri liberati dalla sua idrolisi gli stessi di quelli risultanti dall'idrolisi del saccarosio (glucosio e fruttosio). Il processo di digestione è particolarmente "easy" per il tratto gastrointestinale, facendo emergere anche dagli studi una tollerabilità sensibilmente molto buona, senza presentare particolari problemi di tipo gastrointestinale tipici di altre forme di carboidrato utilizzate in ambito sportivo (es. gonfiore, fermentazione anche tipo crampiforme, nausea, diarrea) né reazioni di carattere allergico. Nota degna di essere presentata a suo favore rispetto ai suoi più blasonati "parenti"partcolarmente apprezzata anche dall'industria alimentare (glucosio, maltodestrine, fruttosio o saccarosio stesso) che sebbene fornisca un apporto energetico pari 4 Kcal/g, a differenza del saccarosio, non favorisce l'insorgenza della carie perché non può venire utilizzato dai microrganismi responsabili della sua comparsa. Da un punto di vista "metabolico" è emerso che da alcuni studi comparativi, che utilizzando palatinosio al posto disaccaridi a indice glicemico più elevato il corpo ossida meno carboidrati e più acidi grassi risparmiando così le riserve glucidiche. Una vera interessante arma di supporto alla performance per molti tipi di discipline sportive! Grazie alla lentezza del suo processo di assorbimento, in sostanza assumendo Charge allarga l'estensione temporale della curva glicemica, rendendo l'isomaltulosio una fonte energetica a lento rilascio che può sostenere l'organismo durante sessioni di allenamento anche molto prolungato e di sostenuta intensità, senza cali di prestazione dovuti a glicemia che altalenante o a fastidiosi disturbi gastrointestinali, con a suo favore una sostenuta letteratura scientifica oltre che alle prove positive concrete dagli atleti sul campo. Si presenta come polvere bianca e cristallina, non è igroscopico per cui è ben discernibile, non forma grumi, e si miscela molto bene nelle bevande con altri elementi quali sali minerali, amminoacidi ramificati o essenziali ad esempio.

Charge Palatinose™ lo si può assumere sia prima che durante gli allenamenti per gli sport di endurance in particolare o comunque che si spingono oltre una certa durata di tempo, presentandosi come alternativa più nuova ed efficace rispetto alle più comuni fonti di carboidrati semplici o miscele utilizzate in passato a base di glucosio, fruttosio, saccarosio e/o maltodestrine.

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