Calcio di Yamamoto® Research è un integratore alimentare con Calcio e Vitamina D. Il Calcio è un minerale necessario per il mantenimento della normale salute di ossa e denti, e contribuisce al metabolismo energetico. La vitamina D partecipa alla regolare funzione del sistema immunitario ed è necessaria per ottimizzare assorbimento ed utilizzo del calcio da parte dell’organismo. Insieme, Vitamina D e Calcio contribuiscono alla normale funzione muscolare.
Calcio di Yamamoto® Research è pensato allo scopo di supportare la salute di ossa, denti e sistema cardiovascolare, per il buon funzionamento del sistema immunitario e per sostenere la funzione muscolare e l’equilibrio psicologico. L’aggiunta di vitamina D alla formula permette di stimolare l’assorbimento intestinale del calcio, ottimizzandone l’utilizzo da parte dell’organismo. È infatti importantissimo garantirsi livelli ottimali di calcio: il calcio è il minerale presente in maggiore quantità nel nostro organismo, e rappresenta circa l'1,8% del nostro peso complessivo. Il 99% del calcio si trova nelle ossa (98%) e nella dentina (1%), la sostanza di cui sono costituiti i denti, ma è in parte presente anche nei liquidi corporei (1%). Le ossa non si limitano a contenere calcio, ma svolgono anche una importantissima funzione di deposito; hanno inoltre un ruolo strutturale a livello dell'apparato muscolo-scheletrico, e costituiscono una fonte primaria di riserva di calcio, necessario per mantenere la concentrazione plasmatica fisiologica e assicurare alcuni fabbisogni metabolici.
Il calcio regola la contrazione muscolare e interviene sulla trasmissione degli impulsi nervosi, mantenendo in salute il sistema nervoso. Questo minerale inoltre normalizza la circolazione sanguigna e regola la frequenza del battito cardiaco, tiene bassa la pressione arteriosa ed il livello di colesterolo oltre a concorrere alla coagulazione del sangue. Il calcio è anche implicato nella permeabilità della membrana cellulare, nella moltiplicazione e nella differenziazione delle cellule, nella sintesi di alcuni ormoni e nell'attivazione di determinati enzimi. Un ruolo veramente multivalente, anche se viene prettamente associato alla costituzione delle ossa.
Il fabbisogno giornaliero di calcio varia da individuo a individuo, in base a età, sesso e condizioni fisiologiche. Negli adulti 800 mg, nei bambini (fino ai 10 anni) 400-500 mg, negli adolescenti 1.000-1.300 mg, negli anziani 1.000 mg, nelle donne incinta e che allattano 1.200-1.500 mg. Il calcio risulta fondamentale, insieme alla sinergica vitamina D, per la costituzione dell'apparato scheletrico già nei primi mesi di sviluppo fetale, ecco perché nelle gestanti e durante l'allattamento il fabbisogno aumenta. Poi dopo il picco di maturità scheletrica (tra i 20-30 anni), la densità del calcio nelle ossa inizia a diminuire gradualmente. Se il calcio manca nei primi anni di vita, le problematiche riguardano soprattutto la struttura ossea, che presenta una ridotta densità minerale, con rischio di deformazione ossea e rachitismo. Se non si raggiunge il giusto apporto di calcio con l'alimentazione i malanni variano dalla semplice presenza di crampi muscolari (anche a livello addominale) ai formicolii alle dita, mal di testa e vuoti di memoria, irritabilità e nervosismo. Anche pelle secca, unghie fragili e caduta dei capelli. Per passare poi a disfunzioni vere e proprie a carico dell'apparato osteoarticolare, come dolori alle ossa, fragilità e rischio di fratture, carie ai denti, decalcificazione ossea negli anziani e osteoporosi nelle donne in menopausa. Il calcio in eccesso viene eliminato attraverso le secrezioni corporee: feci, urine e sudore.
Referenze scientifiche
Meier C, Kränzlin ME. Calcium supplementation, osteoporosis and cardiovascular disease. Swiss Med Wkly. 2011 Aug 31;141:w13260. doi: 10.4414/smw.2011.13260. PMID: 21882122.
Tang BM, Eslick GD, Nowson C, Smith C, Bensoussan A. Use of calcium or calcium in combination with vitamin D supplementation to prevent fractures and bone loss in people aged 50 years and older: a meta-analysis. Lancet. 2007 Aug 25;370(9588):657-66. doi: 10.1016/S0140-6736(07)61342-7. Erratum in: Lancet. 2012 Sep 1;380(9844):806. PMID: 17720017.
